Continuiamo il viaggio di questa settimana attraverso la storia della moneta, partendo dalle origini, fino alla nascita delle criptovalute. In questo articolo ci occuperemo del passaggio dalle “valute rappresentative” alle monete “fiat”. Visto che si sta parlando di sviluppare un nuovo sistema finanziario, è fondamentale tenere presente la storia della moneta ed i cambiamenti che questa ha subito.
La nascita delle monete rappresentative
Le monete rappresentative possono considerarsi come un titolo rappresentativo di metalli preziosi. Le sue caratteristiche:
- È fatto di materiali poco costosi come carta o rame
- Rappresenta una certa quantità di metallo prezioso, solitamente oro o argento
- È emessa da un governo o da una banca che custodisce i metalli rappresentati
- Viene scambiata dalle persone in cambio di beni e servizi
Questo tipo di sistema si pensa che sia nato in Cina oltre 2500 anni fa, quando le persone iniziarono ad usare come forma di pagamento delle ricevute di deposito in carta che rappresentavano i loro possedimenti di metalli preziosi. Un mercante che accettava queste ricevute come forma di pagamento sapeva che sarebbe potuto andare a scambiarle per il metallo rappresentato dalle ricevute. Per questo erano considerate avere lo stesso valore. Dopo secoli di questa pratica, il governo cinese iniziò ad emettere vere e proprie banconote.
I metalli preziosi potevano anche essere più pratici delle materie prime, ma le banconote erano ancora meglio, più semplici da usare. La carta è infatti molto più leggera e più sicura da trasportare.
Oggi però, com’e noto, non si può entrare in una banca e scambiare una banconota per un pezzo d’oro. Ma perché?
Questo succede perché ci siamo spostati da un sistema di titoli e monete rappresentative ad uno chiamato “fiat”.
Le monete fiat
Le moneta che hai ora nel tuo portafogli o nel conto in banca è considerate moneta fiat. Questo significa che non è più garantita da alcun metallo prezioso. Non la si può scambiare per oro perché ormai le banche non ne conservano più abbastanza per garantire l’intera massa monetaria in circolazione.
Perché scomodarsi a conservare dell’oro nel caveau di una banca quando puoi avere gli stessi benefici senza possederne alcuno? Si è arrivati a questo punto perché le banche capirono presto che tantissimi clienti non riscattavano mai i propri depositi in oro, usavano tutti i titoli cartacei.
Le monete fiat non hanno alcun valore intrinseco.
I governi creano un’apparenza di scarsità limitando il quantitativo di denaro che emettono. Più banconote vengono stampate, meno cose ci si possono comprare nel mondo reale. Solitamente più la quantità di una cosa è scarsa e più questa ha valore.
Nell’arco della storia ci sono stati vari episodi in cui i governi hanno aumentato di molto la quantità di denaro in circolazione, fino al punto in cui le persone si ritrovarono ad aver bisogno di una valigia piena di contanti per comprare anche solo del pane. In casi estremi può accadere che una valuta perda ogni valore, costringendo una nazione ad eliminarla completamente e crearne una nuova.
Il valore delle monete fiat è completamente basato sulla percezione che se ne ha. Visto che le banche le accettano allora pensiamo che abbiano valore.
Non si tratta di una cospirazione o cose del genere, è solo che tale sistema si è rivelato essere conveniente ed ha semplificato le nostre vite in molti modi.Senza le monete rappresentative e le monete fiat non avremmo mai avuto un sistema finanziario avanzato e moderno come l’attuale.
Alla luce del modesto numero di clienti che andavano a prelevare i propri depositi, le banche iniziarono ad emettere più banconote per un valore superiore a quello totale dei depositi di metalli preziosi. Così facendo iniziarono a concedere prestiti a terzi.
Solo nel caso in cui i correntisti della banca si fossero presentati a prelevare tutti in una volta questa sarebbe risultata insolvente (bancarotta). Quando depositi soldi in banca stai dando implicitamente il permesso a questa di poterli prestare facendosi pagare interessi.
Una valuta deve essere divisibile, scarsa, trasferibile, durevole e fungibile.
Qualsiasi cosa può essere considerata una valuta se ha queste 5 qualità:
- Divisibilità: si può dividere in unità più piccole (il dollaro per esempio si può dividere in centesimi)
- Scarsità: deve esistere in quantità limitata (per esempio la quantità d’oro è limitata a quella che riusciamo a minare)
- Durabilità: resistente agli scambi e all’usura (per esempio le moderne banconote sono impermeabili)
- Trasferibilità: facile da scambiare tra le persone (facile come dare una banconota a qualcuno)
- Fungibilità: cioè ogni banconota o monetina deve valere esattamente quanto un'altra dello stesso taglio (le monete da 1 Euro hanno tutte lo stesso valore)
In generale si può dire che le valute non devono necessariamente essere fatte di un determinato tipo di materiale o avere un design particolare. Se le persone possono e vogliono farlo, possono usare qualsiasi cosa come valuta.
La fiducia è un altro elemento fondamentale per una moneta, infatti questa può sopravvivere solo se le persone che la usano si fidano di chi la emette e che questa manterrà il suo valore nel futuro. In tempi d’incertezza (come quelli di iperinflazione), molte persone scambiano la propria valuta nazionale in cambio di metalli preziosi al fine di conservare più valore possibile.
Se domani ci svegliassimo e tutti decidessimo di smetterla di usare le valute locali, il loro valore evaporerebbe subito. Questo ci porta a Bitcoin.
Nel nostro prossimo articolo vedremo come le criptovalute si posizionano nella storia e nell’evoluzione della moneta.